La definizione di Salute dell’OMS è rimasta invariata nel tempo dal 1948, seppur con tentativi di modifiche nel tempo mai andati in porto. Questa definizione però, seppur pregevole sotto certi aspetto, desta problematiche ed è ancora oggetto di dibattito.

È eticamente accettabile infettare di proposito individui sani per testare tossicità ed efficacia di un nuovo vaccino?

Che cos’è la bioetica? Quali sono i suoi principi? Quali sono le teorie etiche alla base?

Il sovraffollamento degli ospedali e la mancanza di risorse costringe i medici a fare scelte strazianti. Alcune teorie morali sono tuttavia concordi su chi dovrebbe essere curato per primo.

Mila Makovec è affetta da una malattia rarissima. Per lei è stato sviluppato il Milasen, un farmaco personalizzato. Il caso ha sollevato questioni etiche interessanti.

Parliamo della vicenda di Cecile Eledge, 61 anni, che a fine marzo ha dato alla luce il proprio nipotino per conto di suo figlio e del suo compagno: un caso che interessa problematiche relative a fecondazione artificiale, maternità surrogata (più o meno) e adozione per coppie omosessuali.

Dopo la notizia del via libera alla Ru486, sto bazzicando qua e la per la rete divertendomi a leggere i commenti di certe persone che criticano la decisione dell’Aifa.

Vi propongo l’articolo che D’Agostino ha pubblicato su Avvenire di oggi, 14 Novembre Avallata l’eutanasia senza il coraggio di chiamarla per nome. L’argomento è intuibile: la decisione della Cassazione sul caso Englaro.

La Cassazione ha autorizzato i medici a sospendere l’alimentazione, giudicando “inammissibile” il ricorso della Procura di Milano.

Viene esaminato il ricorso presentato dalla procura generale di Milano contro il decreto con cui la Corte d’appello di Milano, il 9 luglio, ha dato il via libera all’interruzione del trattamento sanitario.