Il tema della coscienza e della sua possibile creazione in una macchina è stato a lungo oggetto di dibattito in filosofia, neuroscienze e informatica. Da un lato, l’intelligenza artificiale (IA) ha fatto enormi progressi nel replicare funzioni cognitive complesse; dall’altro, la coscienza umana rimane un mistero intricato, un fenomeno che sfida qualsiasi tentativo di spiegazione o replicazione.

Giuseppe O. Longo ha scritto un bell’articolo sull’Avvenire del 27/12 dal titolo Ma chi insegna l’etica ai Robot?

Definendo con Etica l’indagine speculativa sul comportamento umano e Roboetica quella relativa ai Robot, possiamo considerare l’una senza l’altra? Risposta breve: no. Risposta lunga: