Il tema della coscienza e della sua possibile creazione in una macchina è stato a lungo oggetto di dibattito in filosofia, neuroscienze e informatica. Da un lato, l’intelligenza artificiale (IA) ha fatto enormi progressi nel replicare funzioni cognitive complesse; dall’altro, la coscienza umana rimane un mistero intricato, un fenomeno che sfida qualsiasi tentativo di spiegazione o replicazione.

Che cos’è la bioetica? Quali sono i suoi principi? Quali sono le teorie etiche alla base?

Il metodo induttivo è forse il metodo più criticato, non a torto, in tutta la filosofia della scienza. Pur essendo prettamente un metodo empirico, scade nella fallacia della generalizzazione indebita ovvero porta a derivare una tesi universale (tutti i P sono Q), da osservazioni particolari.

Nelle scuole superiori, la dialettica di Hegel viene spesso spiegata attraverso la triade Tesi, Antitesi e Sintesi. Hegel tuttavia non ha praticamente mai usato questi termini, che possono quindi risultare fuorvianti.

A questa domanda hanno risposto, tra gli altri, Anselmo d’Aosta, Tommaso d’Aquino, Cartesio e Spinoza (in un certo senso). Fino a Kant che ha criticato una per una le dimostrazioni dell’esistenza di Dio.

La definizione di Salute dell’OMS è rimasta invariata nel tempo dal 1948, seppur con tentativi di modifiche nel tempo mai andati in porto. Questa definizione però, seppur pregevole sotto certi aspetto, desta problematiche ed è ancora oggetto di dibattito.

È eticamente accettabile infettare di proposito individui sani per testare tossicità ed efficacia di un nuovo vaccino?

Una riflessione sulla condotta personale in tempi di emergenza nazionale e biopolitica.

Il sovraffollamento degli ospedali e la mancanza di risorse costringe i medici a fare scelte strazianti. Alcune teorie morali sono tuttavia concordi su chi dovrebbe essere curato per primo.

L’etica della responsabilità di Hans Jonas nasce in risposta alle problematiche dovute alla moderna civiltà tecnologica, per una visione a lungo termine. È dunque di fatto un’etica ambientale con forti aspetti di bioetica.

Nel film Harold & Maude del 1971, Maude supera il concetto di vita autentica heideggeriana, considerando l’essere-per-la-morte non solo come possibilità ultima, ma anche come ultima scelta.

Mila Makovec è affetta da una malattia rarissima. Per lei è stato sviluppato il Milasen, un farmaco personalizzato. Il caso ha sollevato questioni etiche interessanti.