La dialettica hegeliana non è tesi, antitesi e sintesi

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L'uso di Tesi, Antitesi e Sintesi risale a Fichte (1794), non a Hegel.  Questo schema è stato erroneamente applicato a Hegel, creando confusione

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La dialettica di Hegel non è invece un processo a 3 fasi: - momento astratto - momento dialettico - momento speculativo

I 3 momenti Momento Astratto: La realtà è vista come separata e statica, in modo simile a come fa l'intelletto (ad esempio, una cosa è distinta da un'altra). Momento Dialettico: Le cose sono messe in relazione e si scopre che ogni affermazione implica una sua negazione. Momento Speculativo: Si supera la separazione e si realizza che la realtà è un intero che comprende tutte le parti, in un tutto infinito.

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AUFHEBUNG Concetto fondamentale della dialettica di Hegel, relativo al terzo momento. Indica un "superamento" che conserva e trasforma.  Non è una semplice sintesi, ma un'azione che risolve il conflitto tra le fasi precedenti.

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Come un dado a infinite facce Noi e tutte le altre cose siamo parte di un tutto, come facce di un dado infinito che assumono senso e significato solo in relazione tra loro.

Ecco perché Tesi-Antitesi-Sintesi è fuorviante Questa visione riduce la dialettica a un processo lineare e cronologico, mentre per Hegel è un movimento logico necessario che riguarda il divenire della realtà stessa.